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Padam Mobility

Veicoli autonomi a chiamata: Verso una nuova era del trasporto pubblico su strada

AV in Lyon

L’introduzione di veicoli autonomi (VA) sulle strade pubbliche non è più una fantasia lontana. La tecnologia viene utilizzata ampiamente in diversi contesti in tutto il mondo. Comunque, il modo in cui viene applicata e i diversi motivi per i quali si può utilizzare crea molti potenziali futuri per il AV. In questo articolo, esaminiamo come i veicoli autonomi di Trasporto a Chiamata (DRT) potrebbero rivoluzionare fondamentalmente il trasporto pubblico per offrire migliori servizi, con minori impatti ambientali e un’ottimizzazione del rapporto qualità-prezzo.

Infatti, utilizzare veicoli autonomi per migliorare il trasporto pubblico offre un quadro più sicuro e ben regolamentato per consentire la circolazione di veicoli senza conducente sulle strade pubbliche. D’altra parte, le preoccupazioni riguardanti i veicoli autonomi privati stanno aumentando, con domande sulla loro sicurezza, la loro interazione con i pedoni e i ciclisti, e anche per il traffico potenziale che può causare un maggior numero di veicoli a bassa occupazione, per quanto “intelligenti” essi siano.

AUMENTO DELLA SICUREZZA NEL TRAFFICO STRADALE

La sicurezza è una delle principali preoccupazioni quando si parla di trasporto pubblico, e sono gli stessi operatori di trasporto pubblico che hanno dei criteri estremamente rigorose per garantire la sicurezza dei passeggeri e del pubblico in generale. Testare e utilizzare dei veicoli autonomi in questo contesto promuove i benefici in termini di sicurezza e consente un miglioramente delle pratiche in modo più rapido ed efficace.

Ad esempio, uno studio dell’Istituto di Ricerca dei Trasporti dell’Università del Michigan ha dimostrato che i veicoli autonomi hanno il potenziale per prevenire fino al 92% degli incidenti causati da errori umani.

MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA DEI TRASPORTI PUBBLICI

Implementando veicoli autonomi a chiamata nel trasporto pubblico, i flussi di traffico possono essere gestiti più facilmente e il trasporto pubblico può adattarsi con maggiore precisione alla domanda. Uno studio dell’autorità svedese dei trasporti Trafikverket ha rivelato che gli autobus autonomi nella città di Stoccolma potrebbero ridurre il traffico fino ad un’ 80% reagendo in modo più flessibile le situazioni di traffico e utilizzando le strade di maniera più efficiente. Questo è supportato da uno studio del McKinsey Global Institute che ha scoperto che le navette autonome possono ridurre l’uso di automobili private del 20% e quindi aumentare la capacità di trasporto su strada.

BENEFICI AMBIENTALI

I veicoli autonomi si inseriscono bene nel quadro dell’elettrificazione dei trasporti, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale del trasporto pubblico per i passeggeri. Grazie al loro sistema d’instradamento intelligente, che riduce la congestione e gli ingorghi, le emissioni di inquinamento nocivi vengono ridotte. Secondo uno studio dell’Università della California, Berkeley, l’utilizzo dei veicoli autonomi nel trasporto pubblico potrebbe ridurre le emissioni fino al 90%.

RISPARMIO DEI COSTI

I veicoli autonomi non richiedono conducenti, dunque si riduscono i costi per gli operatori. Questo è particolarmente cruciale per i servizi meno utilizzati ma comunque necessari per consentire agli utenti di accedere ai trasporti pubblici. Un’altro studio della società di consulenza Roland Berger mostra che i veicoli autonomi nel trasporto pubblico locale potrebbero consentire un risparmio fino al 50% dei costi operativi entro il 2030. Sebbene i conducenti possano non essere necessari, potrebbero essere richiesti operatori remoti per sorvegliare la flotta.

Risparmiare tempo e risorse grazie a percorsi intelligenti può anche consentire una riduzione significativa dei costi operativi. I servizi on demand che utilizzano veicoli autonomi possono calcolare esattamente quanti veicoli devono essere dispiegati, in quale momento e come può essere raggiunta un’efficienza nell’utilizzo, proprio come tutti i servizi di Trasporto a Chiamata di Padam Mobility, grazie a dei algoritmi intelligenti. Questo utilizzo sostenibile delle risorse è un fattore chiave nel risparmio dei costi per il trasporto pubblico.

MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI E INCLUSIONE

I veicoli autonomi a chiamata aumentano la disponibilità dei servizi di mobilità pubblica. Questo è particolarmente importante nelle aree remote dove il trasporto pubblico è scarso. Il Trasporto a Chiamata con veicoli autonomi può offrire un’alternativa flessibile che è più accessibile per molte persone rispetto al trasporto pubblico tradizionale. Questo permette agli anziani con difficolta di mobilità o ai giovani che non possono guidare di partecipare maggiormente alla vita sociale.

Inoltre, i veicoli autonomi possono migliorare la mobilità delle persone con mobilità ridotta. Grazie all’uso di veicoli autonomi definiti “accessibili”, gli anziani o le persone con mobilità ridotta possono spostarsi senza l’aiuto di altri. I servizi di veicoli autonomi a chiamata consentono queste persone di prendere decisioni più spontanee, aumentando così la loro indipendenza.

RISPARMIO DI SPAZIO

I servizi di veicoli autonomi per il Trasporto a Chiamata nel trasporto pubblico possono svolgere un ruolo significativo nell’ottimizzazione dell’uso dello spazio. Utilizzando dei veicoli autonomi a chiamata, il trasporto pubblico può adattarsi meglio alla domanda reale. A differenza del trasporto pubblico tradizionale, che funziona su percorsi e orari fissi, i servizi autonomi a chiamata possono rispondere in modo flessibile alle richieste dei passeggeri. Questo può aiutare ad aumentare l’uso dei trasporti pubblici rendendoli più facili e comodi per spostarsi da un punto A a un punto B. In definitiva, ciò può contribuire a ridurre il numero di veicoli privati sulle strade, il che può portare a una diminuzione del traffico.

I servizi  di veicoli autonomi per Trasporto a Chiamata possono quindi contribuire a rendere lo spazio pubblico più attraente, ad esempio riducendo i parcheggi e creando così più spazio per percorsi pedonali e aree ricreative.

PUBBLICO VS. PRIVATO?

L’uso di veicoli autonomi per il trasporto pubblico ha il potenziale di rendere il trasporto pubblico più sicuro, efficiente, rispettoso dell’ambiente, conveniente e inclusivo.

Tuttavia, l’introduzione della tecnologia autonoma ha generato dibattiti e preoccupazioni. C’è una paura particolare che la tecnologia non sia abbastanza matura e che possano succedere errori tecnici e incidenti. Questo sembra essere il caso quando i produttori di automobili si affrettano ad essere i primi a commercializzare prodotti di consumo per catturare grandi quote di mercato. Tuttavia, nel contesto del trasporto pubblico, l’industria adotta un approccio basato sulle migliori pratiche che dà priorità alla sicurezza e consente un esame minuzioso in ambito normativo che, tuttavia, rimane aperto. Questo, come la cultura della sicurezza delle industrie ferroviaria e aerea, offre garanzie che non possono essere eguagliate dalle persone che guidano i propri veicoli.

In sintesi, prospettive più che incoraggianti per i veicoli autonomi su richiesta.

Inoltre, la natura dei veicoli senza conducente è probabile che favorisca gli operatori di trasporto che segnalano che ora è molto difficile assumere nuovi autisti di autobus. È diventato abbastanza comune che i viaggi vengano cancellati a causa della mancanza di personale. In aree in cui è difficile trovare personale, i veicoli autonomi possono essere un rimedio. Ciò rende la tecnologia uno strumento importante per fornire servizi di mobilità affidabili ed economici su cui gli utenti possono fare pieno affidamento.

La transizione verso una guida principalmente autonoma nel trasporto pubblico locale presenta sicuramente ostacoli e sfide importanti. Tuttavia, gli aspetti della sicurezza stradale e della protezione dell’ambiente sono quasi impossibili da ignorare. Solo trasporti pubblici attraenti, accessibili e disponibili incoraggeranno gli utenti a scegliere mezzi di trasporto condivisi. I veicoli autonomi di trasporto a chiamata, a differenza dei veicoli guidati da esseri umani, hanno vantaggi chiave che possono aiutare il trasporto pubblico a diventare il mezzo di mobilità più popolare a lungo termine.

Per ulteriori informazioni sulle soluzioni di veicoli autonomi di Padam Mobility

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Collegare le persone ai centri: come il Trasporto a Chiamata unisce la rete di autobus

Affrontare la mancanza di accesso ai trasporti per le persone che vivono nelle aree periurbane è una sfida importante per i trasporti, non solo per una questione di equità, ma anche perché la loro dipendenza dall’auto minaccia l’offerta di trasporto urbano.

Uno degli strumenti suggeriti per il miglioramento della rete (con il potenziale per lo sviluppo di servizi economicamente vantaggiosi) è stato quello degli autobus a chiamata. L’analisi suggerisce che la maggior parte dei piani di miglioramento dei servizi di autobus e dei partenariati rafforzati fanno effettivamente ricorso, almeno in parte, a servizi di autobus a chiamata.

Tuttavia, ad oggi, l’esperienza dell’Italia in materia di trasporto dinamico a chiamata è stata a dir poco ” disomogenea”. I servizi sperimentali sono stati lanciati entusiasticamente e poi ritirati in silenzio (con qualche occasionale implosione). Sebbene “adattare la domanda ai veicoli” sembri un’idea di efficienza non scontata, la realtà di farlo all’interno di una rete di autobus già limitata non ha fornito rendimenti fantastici. Questo significa che il trasporto a chiamata è condannato?

L’esempio di orléans

In Francia, la città di Orléans sta sperimentando il servizio a chiamata dal 2018. Piuttosto che l’approccio “stop start” che abbiamo visto in Italia, questo ha comportato un graduale aumento delle dimensioni e della scala negli ultimi 4 anni.

Il progetto pilota iniziale del 2018 ha convertito un sistema di tipo “dial-a-ride” in una moderna piattaforma di trasporto a chiamata gestita da Padam Mobility. Il sistema precedente era complicato da prenotare, con rigide scadenze di prenotazione anticipata e poche informazioni in tempo reale sugli orari di arrivo degli autobus.  Il progetto pilota dell’aprile 2018 ha riguardato un’area del nord-est di Orléans, che ha sperimentato il servizio di trasporto a chiamata prenotabile tramite app o call center, con i sistemi di back office e l’analisi dei dati che hanno garantito una gestione e un monitoraggio efficienti del servizio. Le informazioni in tempo reale sugli autobus hanno permesso agli utenti di prenotare il trasporto con breve anticipo e l’utilizzo dell’app è aumentato, consentendo ai call center di fornire un servizio migliore ai passeggeri che prenotano per telefono.

Con l’affermarsi della tecnologia, le aree servite sono state ampliate. Dapprima, nel settembre 2019, il servizio è stato ampliato a 9 aree che quasi circondavano la città, e poi di nuovo nel 2021 le aree sono state adattate per coprire una popolazione di oltre 95.000 persone e un’area di 161 km2. Il servizio comprendeva 19 veicoli che offrivano collegamenti all’interno delle aree e ai nodi di transito urbano, consentendo alle persone di spostarsi nel centro di Orleans dalle 6.00 del mattino alle 21.00.

Un’ulteriore espansione ha portato l’area coperta a 300 km2 e la popolazione a 175.000 abitanti. Il numero di veicoli fu raddoppiato a 40.

Mentre l’area di servizio e la popolazione non sono state raddoppiate, il numero di persone che viaggiano a settimana è quasi triplicato, passando da 2.900 a 8.500. Padam sostiene che il 33% dei suoi passeggeri ha abbandonato l’auto privata, mentre il 19% non aveva accesso ai trasporti.

Le autorità cittadine, dopo essersi impegnate a garantire l’accesso ai trasporti pubblici anche nelle periferie della città, hanno visto diminuire in modo soddisfacente i costi di viaggio per persona. Un numero maggiore di persone viaggiava senza bisogno di ulteriori sovvenzioni.

Un modello per l’italia?

Al momento la situazione in Italia è piuttosto frammentata: infatti, se da un lato esistono città complesse in cui il trasporto incide pesantemente sull’inquinamento atmosferico, in alcune realtà locali i progetti di mobilità sostenibile hanno ottenuto risultati sorprendenti. È il caso di Milano, dove l’attuazione dei PUMS (Piani Urbani di Mobilità Sostenibile) sta aiutando l’Amministrazione cittadina a ridurre le emissioni nocive.

La strategia della metropoli lombarda prevede un focus sul modello del Mobility as a Service, offrendo ai cittadini soluzioni integrate per la mobilità condivisa con sistemi di trasporto flessibile,  sharing di auto, bici, scooter ed e-bike. Inoltre, sono in programma il potenziamento della rete ciclabile e del trasporto pubblico a basse emissioni, interventi che hanno posizionato Milano al sesto posto nel mondo per la mobilità green tra le grandi città.

Ovviamente la mobilità urbana sostenibile è promossa dall’Unione Europea, in quanto il 25% dell’inquinamento nel continente è dovuto al trasporto stradale. Il focus delle istituzioni europee sono quindi  il rafforzamento del servizio di trasporto pubblico, l’implementazione della sharing mobility e l’uso delle nuove tecnologie digitali per migliorare l’efficienza degli spostamenti.


Inoltre ad un impegno maggiore sul tema ambientale, l’Italia è un territorio molto complesso dove  le aree scarsamente popolate ospitano quasi il 40% della popolazione italiana.

Questi territori presentano vere e proprie criticità nella mobilità, anche nel più banale degli spostamenti quotidiani. In queste zone fare la spesa, andare dal medico o dal parrucchiere richiede l’organizzazione di un vero e proprio spostamento strutturato. L’auto è spesso l’unico mezzo disponibile.

Bassa densità, viabilità complessa, grandi distanze nelle aree periurbane e rurali rende particolarmente difficile il servizio pubblico con i mezzi di trasporto tradizionali. Infatti, nella maggior parte dei casi, queste aree sono caratterizzate da una inadeguata copertura del trasporto pubblico. Eppure il diritto al trasporto si applica ovunque, anche alle aree più remote. Rimane difficile per le autorità responsabili dei trasporti adempiere ai loro obblighi.

L’area periurbana e rurale appare come un’area privilegiata per lo sviluppo del trasporto a chiamata. La sua flessibilità in termini di funzionamento e la velocità di implementazione, permettono di adattare i vincoli di questi spazi, il tutto ad un costo accessibile alle piccole comunità. Non resta che fare il primo passo !!

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